domenica 25 novembre 2007

"Medicina, validi i test d'ingresso" il ministro Mussi mette fine ai ricorsi

ROMA - Tre decreti in un giorno. Per il ministro dell'Università e Ricerca Fabio Mussi è stata una "giornata particolare". Con il primo ha convalidato i test d'ingresso alle facoltà di Medicina. Le prove d'accesso prevedevano 80 domande a risposta multipla, delle quali una sola esatta. Il problema era che due quiz erano risultati errati. Da qui una valanga di ricorsi al Tar da parte di centinaia di studenti che non avevano superato la prova. Il decreto firmato ieri "pone fine al contenzioso sia davanti al Tar della Campania, che lo scorso lunedì ha emesso ordinanze cautelari in materia, sia di fronte agli altri Tribunali amminiztrativi. Di conseguenza i Rettori potranno emanare i decreti di approvazione delle graduatorie", precisa il ministero dell'Università...

Questa è la prima parte (quella che mi interessa maggiormente poi) di un articolo comparso sulla Repubblica del 23 Novembre 2007, e ho pensato di trascrire proprio questa parte perchè finalmente si chiude definitivamente questo periodo di incertezza e di dubbio che comunque ha portato molti di noi a passare momenti non troppo belli. Mi sembra più che giusta la decisione che è stata presa perchè ritengo che le irregolarità non si siano materializzate tutte insieme proprio questo anno, è solo che forse prima o nessuno se ne accorgeva o facevano finta di non accorgersene. E' giusto punire i diretti interessati, ma non sarebbe stato giusto che ci rimettessero anche persone che si erano impegnate e ci avevano creduto fino in fondo...e a coloro che magari non sono entrati vorrei dire che in un Mondo che spesso è ingiusto (perchè sia il test sia quello che è successo dopo sono cose ingiuste) l'unica soluzione è rimboccarsi le maniche e dare il 110%, per dimostrare quanto si vale...

...dedicato a tutti coloro che si sono impegnati e hanno vinto insieme a me...vi voglio bene...

Elisa

lunedì 19 novembre 2007

DANZA LENTA

Hai mai guardato i bambini in un girotondo ?

O ascoltato il rumore della pioggia

quando cade a terra?



O seguito mai lo svolazzare

irregolare di una farfalla ?

O osservato il sole allo

svanire della notte?



Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce.

Il tempo è breve.

La musica non durerà.



Percorri ogni giorno in volo ?

Quando dici 'Come stai?'

ascolti la risposta?



Quando la giornata è finita

ti stendi sul tuo letto

con centinaia di questioni successive

che ti passano per la testa ?



Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce

Il tempo è breve.

La musica non durerà.



Hai mai detto a tuo figlio,

'lo faremo domani?'

senza notare nella fretta,

il suo dispiacere ?



Mai perso il contatto,

con una buona amicizia

che poi finita perché

tu non avevi mai avuto tempo

di chiamare e dire 'Ciao' ?



Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce

Il tempo è breve.

La musica non durerà.



Quando corri cosi veloce

per giungere da qualche parte

ti perdi la metà del piacere di andarci.



Quando ti preoccupi e corri tutto

il giorno, come un regalo mai aperto . . .

gettato via.



La vita non è una corsa.

Prendila piano.

Ascolta la musica.



...non è mia nemmeno questa...l'ho trovata vagando in internet...però mi piaceva e mi ha fatto riflettere, perchè forse anche io prendo la vita come una corsa, e fino a un minuto fa pensavo di fare la cosa giusta...

Elisa

martedì 13 novembre 2007

...BEI RICORDI...

...direttamente da una e-mail arrivatami dalla Giulia...voglio condividere un po' con tutti queste parole molto carine...

Noi che la penitenza era 'dire fare baciare lettera testamento'.
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini'.
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che 'se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce'.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza.
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella...
Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' e conoscevamo tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città... (e la città con la 'D' era sempre Domodossola).
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
Noi che ci divertivamo anche facendo 'Strega comanda color...'.
Noi che giocavamo a 'Merda' con le carte.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna.
Noi che avevamo i cartoni animati belli!!!
Noi che 'Sì, ma Julian Ross se solo non fosse malato di cuore sarebbe più forte di Holly...'
Noi che le barzellette erano Pierino, il fantasma formaggino o un francese, un tedesco e un italiano...
Noi che alla messa ridevamo di continuo.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercurocromo e più era rosso più eri figa.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti.
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che però sappiamo a memoria 'Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati Scirea Conti Tardelli Rossi Antognoni Graziani (allenatore Bearzot)'.
Noi che il 'Disastro di Cernobyl' vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.
Noi che le birre erano Peroni, Moretti, Dreher e Wuhrer... e basta!!!
Noi che a scuola con lo zaino invicta e la smemoranda.
Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso.
Noi che abbiamo avuto le tute lucide che facevano troppo figa.
Noi che si suonava la pianola Bontempi.
Noi che la Ferrari era Alboreto, la Mclaren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini.
Noi che il Commodore 64 e il registratore lentissimo s´inceppava sempre.
Noi che la merenda era la girella e il Billy all´arancia.
Noi che come scarpa da calcio avevamo la pantofola d'oro.
Noi che le macchine avevano la targa nera, i numeri bianchi, e la sigla della provincia in arancione!!!
Noi che quando vedevamo i biscotti della Bistefani 'e chi sono io Babbo
Natale?'
Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars.
Noi che abbiamo visto 15 volte i Goonies, Ritorno al Futuro e Stand by me.
Noi che giocavamo col Super Tele.
Noi che il tango costava ancora 5 mila lire e... 'stai sicuro che questo non vola...'
Noi che le 'All Star' le compravi al mercato a 10.000 lire.
Noi che avere un genitore divorziato era impossibile.
Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli dei compagni.

NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO
QUANDO CE LE RICORDIAMO.

NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON SANNO COSA SI SONO PERSI

Elisa

sabato 10 novembre 2007

...precisazione...

Ha ragione prof ho dimenticato le fonti!!!
Lo spunto maggiore l'ho preso da www.wikipedia.it...è davvero portentosa questa enciclopedia, le giuro che non pensavo!!!

...per quanto riguarda il secondo compito però avrei delle domande: io ho installato delicious, ma le come fa a vedere se è vero?! E poi riguardo al manuale da tradurre...dove sarebbe?! E soprattutto come faccio a sapere che parte tradurre? Nel senso che magari l'ha già fatto qualcun'altro o ci sta lavorando e sarebbe una cosa inutile! ...cmq ci provo ma MA NON ASSICURO RISULTATI sulla traduzione!

Ciao a tutti Elisa

giovedì 8 novembre 2007

...l'incubo del MODEM...

Eccomi finalmente a svolgere il compitino, anche se sono in RITARDO MASSIMO spero di rimettermi presto in pari!

...perchè parlare di MODEM?! Direi semplicemente perchè è l'accessorio del mio computer con cui mi trovo più a che fare: puntualmente ogni qualche mese il mio adoratissimo modem decide di fare le bizze decidendo di non funzionare più! E ci ho provato in tutti i modi a farlo ripartire (sia con le buone che con le cattive maniere), ma niente! Devo semplicemente o chiamare un tecnico (che fra l'altro per guardarlo 10 minuti circa mi prende un sacco di soldi), o buttarlo direttamente nella spazzatura, o aspettare i suoi comodi!...e ho sperimentato tutte e tre queste tecniche, senza ancora aver capito qual'è la migliore! ;) Per cui non mi ha fatto che piacere documentarmi su COME E' FATTO, sui vari tipi che esistono e sul suo funzionamento...sperando così di poter risolvere anche i miei problemi! ;)


Il modem è un dispositivo elettronico che rende possibile la comunicazione di più sistemi informatici utilizzando un canale di comunicazione composto tipicamente da un doppino telefonico (per quanto mi riguarda sono andata a documentarmi sui "DOPPINI" perchè non avevo idea di cosa, fossero, se vi interessa c'è un approfondimento a questo indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Doppino_telefonico).

MO (modulazione) + DEM (demodulazione dei segnali) = MODEM, in grado di ricodificare delle sequenze di bit in segnali acustici, che sono come dei fischi.

I tipi di modem si distinguono in base al supporto trasmissivo, che non è altro che il filo (doppino) telefonico, ed è molto importante anche il percorso che fa questo filo:
- MODEM IN BANDA BASE, se il doppino telefonico lungo il suo percorso non attraversa dei centralini telefonici (o anche PABX), il quale però ha un raggio di utilizzo che va dai 5 ai 25 Km);
- MODEM IN BANDA FONICA, se il doppino attraversa centralini telefonici, che non ha limiti in quanto alle distanze;
- MODEM OVER VOICE o VOCALE, se il doppino ha una duplice funzione: sia quella della fonia che della trasmissione dei dati, che permette di raggiungere distanze di pochi chilometri.

Ho pensato di paragonare il funzionamento dei modem a una telefonata fra due persone, per rendere la comprensione ancora più semplice e, chissà, anche più divertente:
- prendiamo due persone che abitano in due Stati diversi e che si telefonano. Queste possono rappresentare i due modem che ci interessano, che fanno parte di due computer in punti geograficamente distanti e che vogliono scambiarsi dei dati tramite una normale linea telefonica.
- La persona chiamante digita il numero di telefono sul suo apparecchio e attende...Nel mio paragone informatico il primo computer "comanda" al modem di effettuare la chiamata del numero telefonico del computer destinatario;il modem compone il numero e attende una risposta.
- Alla seconda persona squilla il telefono e preme il tasto corrispondente alla risposta. Analogamente il modem remoto che riceve la chiamata "interpella" (tramite l'invio di un segnale) il computer, il quale lo autorizza a rispondere attivando il segnale sulla porta EIARS232 di DTR (che sta a significare "terminale pronto").
- La prima persona sentendo la risposta inizia a parlare, ma probabilmente non subito i due si comprendono (essendo di Stati diversi) e quindi è necessario che trovino una lingua in comune con la quale intendersi. Allo stesso modo il modem chiamante inizia a inviare dati all'altro, ma riceverà una risposta solo quando userà il giusto tipo di codifica.
- Inizia così una conversazione fra i due. I due computer possono così ora scambiarsi dei dati trasformando le informazioni digitali (ovvero sotto forma di bit) in analogiche (frequenze sonore) e poi viceversa per la recezione.

Spero che l'intervento non sia troppo lungo e permetta di avere una conoscenza di base su questi apparecchi attraverso una facile comprensione del loro funzionamento!
Ma qualcuno giudicherà se è all'altezza del compito che c'era da svolgere?!

Ciao Elisa

P.S...Professore per quanto riguarda l'intervento precedente è un racconto che ho trovato girovagando un po' per i blog (non quelli compresi nel suo elenco però).

mercoledì 7 novembre 2007

Invito alla follia

...da domani mi metto SERIAMENTE a svolgere diligentemente i compiti di informatica (perchè sono rimasta indietro)...però intanto voglio farvi leggere questo...

La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei.

Dopo il caffè, la Follia propose: "Si gioca a nascondino?".
"Nascondino? Che cos'è?" - domandò la Curiosità.

"Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete. Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che troverò sarà il prossimo a contare".

Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia.
"1,2,3. - la Follia cominciò a contare.

La Fretta si nascose per prima, dove le capitò.
La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d'alberi.
La Gioia corse in mezzo al giardino.
La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi.
L'Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso.

La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano.

La Disperazione era disperata vedendo che la Follia era gia a novantanove.
"CENTO! - gridò la Follia - Comincerò a cercare."

La prima ad essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto.
Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto.
E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza.

Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: "Dov'è l'Amore?".
Nessuno l'aveva visto.
La Follia cominciò a cercarlo.
Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce.
Ma non trovò l'Amore.

Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido.
Era l'Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio.
La Follia non sapeva che cosa fare.
Si scusò, implorò l'Amore per avere il suo perdono e arrivò fino a prometterglidi seguirlo per sempre.
L'Amore accettò le scuse.

Oggi, l'Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.

Ciao a tutti da Elisa

lunedì 5 novembre 2007

Diamo inizio a quest'avventura!!!!!



Ciao a tutti!!!!!!

Allora...prima di tutto le presentazioni: sono Elisa Duranti (sono qeusta qui di fianco se qualcuno non l'avesse capito), di anni 20...matricola...anche se ho già fatto un anno di gavetta a biotecnlogie per non aver passato il test alla prima!!!
Non è la prima volta che mi cimento con un blog...ne ho un altro su msn che curo già da vari anni e che rispecchia un po' tutta quella che è la mia vita...e spero di riuscire a fare altrettanto su questo!!!

Adesso mi dedico agli abbellimenti vari...scriverò presto, non appena avrò trovato qualcosa di interessante da dire!!!

Elisa