domenica 23 dicembre 2007

...ANNI '80...

Come promesso non ho abbandonato del tutto il blog...e ho deciso di aggiungere questo pezzo che è davvero molto carino...l'ho "rubato" da un blog di un amico ma so che non se la prenderà!!!

Lo scopo di questo intervento é quello di rendere giustizia a una generazione, quella di noi nati negli anni '80 (anno più, anno meno), quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 50 anni.
Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia '90. Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti. Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice.
Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i
cartoni animati a colori.
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni.
Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stati gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2...
Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, TwinPeaks e Beverly Hills. Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci
siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga. Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e quelli per cui non gli costa niente licenziarci. Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.); abbiamo gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro,
abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero.
Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in. Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono. Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta. Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto. Siamo la generazione di Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare..."), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Volutrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore. La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme. La generazione che non ricorda l'Italia Mondiale '82, e che ci viene un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l'Italia di quest'anno è la favorita...L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni.
L'ultima generazione degli spinelli...
Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista. Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale. Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!! Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite uno era grasso e fine. Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola,cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto.Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani! E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat dicendo :) :D :P
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.

Baci a tutti Elisa

lunedì 17 dicembre 2007

...ricerca su PubMed...

Buongiorno a tutti...
Allora...questo è l'ultimo intervento di questo blog INERENTE ALL'ESAME...ma non l'ultimo intervento in generale, non vi preoccupate, cercherò di tenere aggiornato questo blog nonostante i 1000 impegni vari!!!

Una ricerca su PubMed...mi sono messa all'opera andando alla scoperta di questo nuovo sito che non avevo mai sentito nominare prima e ho dovuto cercare un pochino prima di trovare qualcosa che mi interessasse davvero!!! La mia prima ricerca l'ho fattasul fumo...PERCHE'?! Non c'è un motivo preciso...sarà perchè da agguerrita NON FUMATRICE mi dispiace sempre di più vedere intorno a me gente che fuma una sigaretta ogni 5 minuti, tornare a casa la sera dovendo buttare tutto in lavatrice perchè i vestiti PUZZANO TERRIBILMENTE...eh già, perchè nonostante le buone prospettive che c'erano state quando fu proibito nei locali chiusi di fumare, in realtà adesso molti di questi sono "a norma" con aspiratori e roba varia...ma credetemi, L'ODORE C'E' SEMPRE!!!
Comunque sia, non ho trovato articoli che mi piacessero più di tanto, forse perchè l'argomento era troppo vasto e io non sono riuscita a mettere dei Limits che mi permettessero di trovare
quello che cercavo!!!

Il mio secondo tentativo tuttavia è andato a buon fine...indecisa su cosa fare la ricerca mi sono messa a cercare articoli riguardanti la DEPRESSIONE...semplicemente perchè è un argomento di cui sento parlare spessissimo ultimamente e che riguarda persone molto vicine a me...e quindi ho pensato che sarebbe stato meglio saperne di più, magari anche per essere maggiormente di aiuto a chi ne ha bisogno!!!
Ed ecco quello che ho trovato:

Questo è un primo articolo, che mostra la maggiore incidenza della depressione nelle donne rispetto agli uomini, e che mette in risalto quelli che sono i sintomi più ricorrenti.



Romans SE, Tyas J, Cohen MM, Silverstone T.

Women's College Research Institute, Toronto, Ontario, Canada. sarah.romans@wchospital.ca

Data from the Canadian Community Health Survey 1.2 were used for a gender analysis of individual symptoms and overall rates of depression in the preceding 12 months. Major depressive disorder was assessed using the Composite International Diagnostic Interview in this national, cross-sectional survey. The female to male ratio of major depressive disorder prevalence was 1.64:1, with n = 1766 having experienced depression (men 668, women 1098). Women reported statistically more depressive symptoms than men (p < 0.001). Depressed women were more likely to report "increased appetite" (15.5% vs. 10.7%), being "often in tears" (82.6% vs. 44.0%), "loss of interest" (86.9% vs. 81.1%), and "thoughts of death" (70.3% vs. 63.4%). No significant gender differences were found for the remaining symptoms. The data are interpreted against women's greater tendency to cry and to restrict food intake when not depressed. The question is raised whether these items preferentially bias assessment of gender differences in depression, particularly in nonclinic samples.

PMID: 18000452 [PubMed - indexed for MEDLINE]



Per consultare articoli correlati andare al seguente indirizzo:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?Db=pubmed&Cmd=ShowDetailView&TermToSearch=11802233&ordinalpos=1&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVAbstractPlus


In questo secondo articolo viene descritto (in termini molto numerici e scientifici) come l'utilizzo di "Risperidone augmentation" porti notevoli miglioramenti in un elevato numero di pazienti adulti affetti da depressione.



Risperidone for treatment-refractory major depressive disorder: a randomized trial.
Mahmoud RA, Pandina GJ, Turkoz I, Kosik-Gonzalez C, Canuso CM, Kujawa MJ, Gharabawi-Garibaldi GM.

Ortho-McNeil Janssen Scientific Affairs, Titusville, New Jersey, USA. rmahmou@ethus.jnj.com

BACKGROUND: Major depressive disorder has high prevalence, morbidity, and mortality. Inadequate results with antidepressants have prompts addition of a nonstandard treatment (augmentation therapy). OBJECTIVE: To assess whether augmentation therapy with risperidone reduces symptoms and increases response to antidepressant therapy and remission of depression in adults. DESIGN: Multicenter, double-blind, placebo-controlled, randomized trial conducted from 19 October 2004 to 17 November 2005. SETTING: 75 primary care and psychiatric centers. PATIENTS: 274 outpatient adults with major depressive disorder that was suboptimally responsive to antidepressant therapy. INTERVENTION: After a 4-week run-in period to ensure insufficient response to standard antidepressants, patients were randomly assigned to receive risperidone, 1 mg/d, or placebo for 6 weeks. After 4 weeks, the dosage of risperidone was increased to 2 mg/d in some cases. MEASUREMENTS: Symptoms were measured by using the 17-item Hamilton Rating Scale for Depression (HRSD-17). Other outcomes were response to therapy, remission of depression, and various clinician- and patient-rated assessments. RESULTS: Of the intention-to-treat population (268 patients), 81% (111 of 137) who received risperidone and 87.8% (115 of 131) who received placebo completed 6 weeks of double-blind treatment. Mean (+/-SE) HRSD-17 scores improved more in the risperidone augmentation group than in the placebo group (13.4 +/- 0.54 vs. 16.2 +/- 0.53; difference, -2.8 +/- 0.72 [95% CI, -4.2 to -1.4]; P <0.001). More risperidone recipients than placebo recipients experienced remission of depression (24.5% [26 of 106] vs. 10.7% [12 of 112]; P = 0.004) and had a response (46.2% [49 of 106] vs. 29.5% [33 of 112]; P = 0.004). Headache (8.8% of risperidone recipients vs. 14.5% of placebo recipients), somnolence (5.1% vs. 1.5%), and dry mouth (5.1% vs. 0.8%) were the most frequently reported adverse events. LIMITATIONS: Patients were receiving many different antidepressants, and the duration of augmentation therapy was limited. CONCLUSION: Risperidone augmentation produced a statistically significant mean reduction in depression symptoms, substantially increased remission and response, and improved other patient- and clinician-rated measures. ClinicalTrials.gov registration number: NCT00095134.

PMID: 17975181 [PubMed - indexed for MEDLINE]



Per consultare articoli correlati andare al seguente indirizzo:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?Db=pubmed&Cmd=ShowDetailView&TermToSearch=17975178&ordinalpos=1&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVAbstractPlus

Qui si è conclusa la mia ricerca.

Elisa

sabato 1 dicembre 2007

- - -> LEGGERO <- - -

Ci son macchine nascoste e, però, nascoste male
e le vedi dondolare al ritmo di chi è li dentro
per potersi consolare
godendo sui clacson.
Fra i fantasmi di Elvis ci son nuvole in certe camere
e meno ombrelli di quel che pensi.
Lo sapete cos'ha in testa il mago Walter
quando il trucco gli riesce non pensa più a niente?
E i ragazzi son in giro
certo alcuni sono in sala giochi
e l'odore dei fossi forse lo riconoscono in pochi.
E le senti le vene
piene di ciò che sei
e ti attacchi alla vita che hai

Leggero, nel vestito migliore,
senza andata né ritorno, senza destinazione.
Leggero, nel vestito migliore,
nella testa un po' di sole ed in bocca una canzone.

Dove passerà la banda, col suo suono fuori moda
col suo suono un giorno un po' pesante
un giorno invece troppo leggero?
mentre Key si sbatte perché le urla la vena
pensi che sei fortunato:
ti è mancato proprio solo un pelo
e ti vedi con una che fa il tuo stesso giro
e ti senti il diritto di sentirti leggero
c'è qualcuno che urla per un addio al celibato
per una botta di vita con una troia affittata.
E le senti le vene
piene di ciò che sei
e ti attacchi alla vita che hai.

Leggero, nel vestito migliore,
senza andata né ritorno senza destinazione.
Leggero, nel vestito migliore,
sulla testa un po' di sole ed in bocca una canzone.

Ligabue

...voglio dedicare a tutti la mia canzone preferita del momento, che non mi verrebbe mai a noia nemmeno se l'ascoltassi 100 volte di fila...e ringrazio il mitico Liga per le emozioni che ci regala con i suoi testi!!

domenica 25 novembre 2007

"Medicina, validi i test d'ingresso" il ministro Mussi mette fine ai ricorsi

ROMA - Tre decreti in un giorno. Per il ministro dell'Università e Ricerca Fabio Mussi è stata una "giornata particolare". Con il primo ha convalidato i test d'ingresso alle facoltà di Medicina. Le prove d'accesso prevedevano 80 domande a risposta multipla, delle quali una sola esatta. Il problema era che due quiz erano risultati errati. Da qui una valanga di ricorsi al Tar da parte di centinaia di studenti che non avevano superato la prova. Il decreto firmato ieri "pone fine al contenzioso sia davanti al Tar della Campania, che lo scorso lunedì ha emesso ordinanze cautelari in materia, sia di fronte agli altri Tribunali amminiztrativi. Di conseguenza i Rettori potranno emanare i decreti di approvazione delle graduatorie", precisa il ministero dell'Università...

Questa è la prima parte (quella che mi interessa maggiormente poi) di un articolo comparso sulla Repubblica del 23 Novembre 2007, e ho pensato di trascrire proprio questa parte perchè finalmente si chiude definitivamente questo periodo di incertezza e di dubbio che comunque ha portato molti di noi a passare momenti non troppo belli. Mi sembra più che giusta la decisione che è stata presa perchè ritengo che le irregolarità non si siano materializzate tutte insieme proprio questo anno, è solo che forse prima o nessuno se ne accorgeva o facevano finta di non accorgersene. E' giusto punire i diretti interessati, ma non sarebbe stato giusto che ci rimettessero anche persone che si erano impegnate e ci avevano creduto fino in fondo...e a coloro che magari non sono entrati vorrei dire che in un Mondo che spesso è ingiusto (perchè sia il test sia quello che è successo dopo sono cose ingiuste) l'unica soluzione è rimboccarsi le maniche e dare il 110%, per dimostrare quanto si vale...

...dedicato a tutti coloro che si sono impegnati e hanno vinto insieme a me...vi voglio bene...

Elisa

lunedì 19 novembre 2007

DANZA LENTA

Hai mai guardato i bambini in un girotondo ?

O ascoltato il rumore della pioggia

quando cade a terra?



O seguito mai lo svolazzare

irregolare di una farfalla ?

O osservato il sole allo

svanire della notte?



Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce.

Il tempo è breve.

La musica non durerà.



Percorri ogni giorno in volo ?

Quando dici 'Come stai?'

ascolti la risposta?



Quando la giornata è finita

ti stendi sul tuo letto

con centinaia di questioni successive

che ti passano per la testa ?



Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce

Il tempo è breve.

La musica non durerà.



Hai mai detto a tuo figlio,

'lo faremo domani?'

senza notare nella fretta,

il suo dispiacere ?



Mai perso il contatto,

con una buona amicizia

che poi finita perché

tu non avevi mai avuto tempo

di chiamare e dire 'Ciao' ?



Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce

Il tempo è breve.

La musica non durerà.



Quando corri cosi veloce

per giungere da qualche parte

ti perdi la metà del piacere di andarci.



Quando ti preoccupi e corri tutto

il giorno, come un regalo mai aperto . . .

gettato via.



La vita non è una corsa.

Prendila piano.

Ascolta la musica.



...non è mia nemmeno questa...l'ho trovata vagando in internet...però mi piaceva e mi ha fatto riflettere, perchè forse anche io prendo la vita come una corsa, e fino a un minuto fa pensavo di fare la cosa giusta...

Elisa

martedì 13 novembre 2007

...BEI RICORDI...

...direttamente da una e-mail arrivatami dalla Giulia...voglio condividere un po' con tutti queste parole molto carine...

Noi che la penitenza era 'dire fare baciare lettera testamento'.
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini'.
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che 'se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce'.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza.
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella...
Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' e conoscevamo tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città... (e la città con la 'D' era sempre Domodossola).
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
Noi che ci divertivamo anche facendo 'Strega comanda color...'.
Noi che giocavamo a 'Merda' con le carte.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna.
Noi che avevamo i cartoni animati belli!!!
Noi che 'Sì, ma Julian Ross se solo non fosse malato di cuore sarebbe più forte di Holly...'
Noi che le barzellette erano Pierino, il fantasma formaggino o un francese, un tedesco e un italiano...
Noi che alla messa ridevamo di continuo.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercurocromo e più era rosso più eri figa.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti.
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che però sappiamo a memoria 'Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati Scirea Conti Tardelli Rossi Antognoni Graziani (allenatore Bearzot)'.
Noi che il 'Disastro di Cernobyl' vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.
Noi che le birre erano Peroni, Moretti, Dreher e Wuhrer... e basta!!!
Noi che a scuola con lo zaino invicta e la smemoranda.
Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso.
Noi che abbiamo avuto le tute lucide che facevano troppo figa.
Noi che si suonava la pianola Bontempi.
Noi che la Ferrari era Alboreto, la Mclaren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini.
Noi che il Commodore 64 e il registratore lentissimo s´inceppava sempre.
Noi che la merenda era la girella e il Billy all´arancia.
Noi che come scarpa da calcio avevamo la pantofola d'oro.
Noi che le macchine avevano la targa nera, i numeri bianchi, e la sigla della provincia in arancione!!!
Noi che quando vedevamo i biscotti della Bistefani 'e chi sono io Babbo
Natale?'
Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars.
Noi che abbiamo visto 15 volte i Goonies, Ritorno al Futuro e Stand by me.
Noi che giocavamo col Super Tele.
Noi che il tango costava ancora 5 mila lire e... 'stai sicuro che questo non vola...'
Noi che le 'All Star' le compravi al mercato a 10.000 lire.
Noi che avere un genitore divorziato era impossibile.
Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli dei compagni.

NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO
QUANDO CE LE RICORDIAMO.

NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON SANNO COSA SI SONO PERSI

Elisa

sabato 10 novembre 2007

...precisazione...

Ha ragione prof ho dimenticato le fonti!!!
Lo spunto maggiore l'ho preso da www.wikipedia.it...è davvero portentosa questa enciclopedia, le giuro che non pensavo!!!

...per quanto riguarda il secondo compito però avrei delle domande: io ho installato delicious, ma le come fa a vedere se è vero?! E poi riguardo al manuale da tradurre...dove sarebbe?! E soprattutto come faccio a sapere che parte tradurre? Nel senso che magari l'ha già fatto qualcun'altro o ci sta lavorando e sarebbe una cosa inutile! ...cmq ci provo ma MA NON ASSICURO RISULTATI sulla traduzione!

Ciao a tutti Elisa

giovedì 8 novembre 2007

...l'incubo del MODEM...

Eccomi finalmente a svolgere il compitino, anche se sono in RITARDO MASSIMO spero di rimettermi presto in pari!

...perchè parlare di MODEM?! Direi semplicemente perchè è l'accessorio del mio computer con cui mi trovo più a che fare: puntualmente ogni qualche mese il mio adoratissimo modem decide di fare le bizze decidendo di non funzionare più! E ci ho provato in tutti i modi a farlo ripartire (sia con le buone che con le cattive maniere), ma niente! Devo semplicemente o chiamare un tecnico (che fra l'altro per guardarlo 10 minuti circa mi prende un sacco di soldi), o buttarlo direttamente nella spazzatura, o aspettare i suoi comodi!...e ho sperimentato tutte e tre queste tecniche, senza ancora aver capito qual'è la migliore! ;) Per cui non mi ha fatto che piacere documentarmi su COME E' FATTO, sui vari tipi che esistono e sul suo funzionamento...sperando così di poter risolvere anche i miei problemi! ;)


Il modem è un dispositivo elettronico che rende possibile la comunicazione di più sistemi informatici utilizzando un canale di comunicazione composto tipicamente da un doppino telefonico (per quanto mi riguarda sono andata a documentarmi sui "DOPPINI" perchè non avevo idea di cosa, fossero, se vi interessa c'è un approfondimento a questo indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Doppino_telefonico).

MO (modulazione) + DEM (demodulazione dei segnali) = MODEM, in grado di ricodificare delle sequenze di bit in segnali acustici, che sono come dei fischi.

I tipi di modem si distinguono in base al supporto trasmissivo, che non è altro che il filo (doppino) telefonico, ed è molto importante anche il percorso che fa questo filo:
- MODEM IN BANDA BASE, se il doppino telefonico lungo il suo percorso non attraversa dei centralini telefonici (o anche PABX), il quale però ha un raggio di utilizzo che va dai 5 ai 25 Km);
- MODEM IN BANDA FONICA, se il doppino attraversa centralini telefonici, che non ha limiti in quanto alle distanze;
- MODEM OVER VOICE o VOCALE, se il doppino ha una duplice funzione: sia quella della fonia che della trasmissione dei dati, che permette di raggiungere distanze di pochi chilometri.

Ho pensato di paragonare il funzionamento dei modem a una telefonata fra due persone, per rendere la comprensione ancora più semplice e, chissà, anche più divertente:
- prendiamo due persone che abitano in due Stati diversi e che si telefonano. Queste possono rappresentare i due modem che ci interessano, che fanno parte di due computer in punti geograficamente distanti e che vogliono scambiarsi dei dati tramite una normale linea telefonica.
- La persona chiamante digita il numero di telefono sul suo apparecchio e attende...Nel mio paragone informatico il primo computer "comanda" al modem di effettuare la chiamata del numero telefonico del computer destinatario;il modem compone il numero e attende una risposta.
- Alla seconda persona squilla il telefono e preme il tasto corrispondente alla risposta. Analogamente il modem remoto che riceve la chiamata "interpella" (tramite l'invio di un segnale) il computer, il quale lo autorizza a rispondere attivando il segnale sulla porta EIARS232 di DTR (che sta a significare "terminale pronto").
- La prima persona sentendo la risposta inizia a parlare, ma probabilmente non subito i due si comprendono (essendo di Stati diversi) e quindi è necessario che trovino una lingua in comune con la quale intendersi. Allo stesso modo il modem chiamante inizia a inviare dati all'altro, ma riceverà una risposta solo quando userà il giusto tipo di codifica.
- Inizia così una conversazione fra i due. I due computer possono così ora scambiarsi dei dati trasformando le informazioni digitali (ovvero sotto forma di bit) in analogiche (frequenze sonore) e poi viceversa per la recezione.

Spero che l'intervento non sia troppo lungo e permetta di avere una conoscenza di base su questi apparecchi attraverso una facile comprensione del loro funzionamento!
Ma qualcuno giudicherà se è all'altezza del compito che c'era da svolgere?!

Ciao Elisa

P.S...Professore per quanto riguarda l'intervento precedente è un racconto che ho trovato girovagando un po' per i blog (non quelli compresi nel suo elenco però).

mercoledì 7 novembre 2007

Invito alla follia

...da domani mi metto SERIAMENTE a svolgere diligentemente i compiti di informatica (perchè sono rimasta indietro)...però intanto voglio farvi leggere questo...

La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei.

Dopo il caffè, la Follia propose: "Si gioca a nascondino?".
"Nascondino? Che cos'è?" - domandò la Curiosità.

"Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete. Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che troverò sarà il prossimo a contare".

Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia.
"1,2,3. - la Follia cominciò a contare.

La Fretta si nascose per prima, dove le capitò.
La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d'alberi.
La Gioia corse in mezzo al giardino.
La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi.
L'Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso.

La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano.

La Disperazione era disperata vedendo che la Follia era gia a novantanove.
"CENTO! - gridò la Follia - Comincerò a cercare."

La prima ad essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto.
Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto.
E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza.

Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: "Dov'è l'Amore?".
Nessuno l'aveva visto.
La Follia cominciò a cercarlo.
Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce.
Ma non trovò l'Amore.

Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido.
Era l'Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio.
La Follia non sapeva che cosa fare.
Si scusò, implorò l'Amore per avere il suo perdono e arrivò fino a prometterglidi seguirlo per sempre.
L'Amore accettò le scuse.

Oggi, l'Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.

Ciao a tutti da Elisa

lunedì 5 novembre 2007

Diamo inizio a quest'avventura!!!!!



Ciao a tutti!!!!!!

Allora...prima di tutto le presentazioni: sono Elisa Duranti (sono qeusta qui di fianco se qualcuno non l'avesse capito), di anni 20...matricola...anche se ho già fatto un anno di gavetta a biotecnlogie per non aver passato il test alla prima!!!
Non è la prima volta che mi cimento con un blog...ne ho un altro su msn che curo già da vari anni e che rispecchia un po' tutta quella che è la mia vita...e spero di riuscire a fare altrettanto su questo!!!

Adesso mi dedico agli abbellimenti vari...scriverò presto, non appena avrò trovato qualcosa di interessante da dire!!!

Elisa